“Ritorno al futuro” è un must che difficilmente può mancare nell’elenco dei film che hai visto ed oggi ti tornerà utile per riflettere su ciò che ti stanno nascondendo in merito a quanto ti accadrà al compimento dell’età pensionabile.
È talmente famoso che anche chi non l’ha guardato, almeno per sentito dire ne conosce la trama!
Ma quanto sarebbe bello poter viaggiare con la macchina del tempo?
Portare le lancette dell’orologio indietro per magari modificare qualche momento poco piacevole della tua vita è ciò che vorremmo tutti quando qualcosa prende la piega storta e poi ci troviamo a doverne pagare le conseguenze.
E se invece la macchina del tempo ti mostrasse quello che sarai tra trenta o quarant’anni, al compimento dell’età pensionabile che scenario pensi di poter vedere?
Ti va di provarci?

Non è un pensiero piacevole, ma ci stanno trattando come degli asini a cui hanno messo davanti agli occhi una carota gigante per farci proseguire sulla strada che vogliono loro, ma se hai tra i 20 e i 40 anni è giusto che scopra come stanno veramente le cose in tema di previdenza sociale.
Come ti senti quando ti accorgi di essere stato preso in giro?
Quante volte hai desiderato possedere una bacchetta magica per fermare il tempo o meglio ancora per ottenerne di più?
Il tanto annunciato software per il calcolo della pensione voluto dall’INPS, che deve rivelare al cittadino il vuoto previdenziale che si verrà a creare sotto l’aspetto reddituale tra l’ultima entrata finanziaria data dall’ambito lavorativo e l’importo che la pensione stessa garantirà, è online sul sito dell’ente stesso.
Come puoi essere certo di essere veramente a posto se parliamo di previdenza sociale?
Nei giorni scorsi è stata diffusa la notizia che l’età necessaria per accedere alla pensione è stata aumentata di 4 mesi arrivando a 66 anni e 7 mesi. Come era prevedibile le polemiche impazzano sui social… “Ladri… ci volete far morire sul lavoro!” “Voi lavorate 2 giorni e avete diritto alla pensione e noi dobbiamo schiattare!” Sul fatto che sarebbe bello che qualcuno di onesto ripulisse la casta da certi privilegi non ci piove, ma purtroppo anche se fosse, non andremmo a risolvere il problema legato al nostro sistema previdenziale. I ritocchi dei coefficienti di conversione del montante contributivo in rendita, così come l’aumento dei limiti d’età per accedere alla pensione erano già stati previsti con l’ultima riforma per adattarsi all’allungamento dell’aspettativa di vita media fornito dall’ISTAT. Le prossime revisioni dovevano cadere nel 2016 e nel 2019 e da lì in poi su base biennale. Il fatto che si anticipi i tempi di revisione aumentando sempre di più l’età per accedere alla pensione e diminuendo contemporaneamente i coefficienti di conversione in rendita deve portarti a compiere una riflessione?
Da piccolo uno dei desideri più frequenti che avevo era quello di poter viaggiare nel tempo. Ammetto che tuttora l’idea mi attira, ma a differenza di quando ero bambino che volevo andare nel futuro per vedere le macchine volare e i robot che giravano per le strade, oggi mi accontenterei di poter andare avanti di un paio d’anni valutare i risvolti di una decisione presa in merito alla propria vita.
Oggi parto subito a dare i numeri!