L’ INPS non vuole che tu conosca la storia di Angelo. Se sei in salute, non puoi fare a meno di leggerla!

LacrimaMi auguro ti possa sedere, ma prima di farlo controlla di avere a portata di mano un fazzoletto (poi ti spiego a cosa serve).

Angelo è un mio amico, un ragazzo che come si suol dire ho visto crescere.

Pur avendo undici anni di età di differenza, abbiamo molti punti di vista e passioni in comune, tranne una, quella per la moto.

Io adoro le auto sportive.

Il rombo del motore evidenziato da uno scarico aperto che gorgoglia quando sgasi mi fa venire la pelle d’oca; la sensazione che provi quando affondi il pedale dell’acceleratore e di colpo vieni incollato al sedile, come direbbe una famosa pubblicità, per me “non ha prezzo”. Allo stesso tempo però adoro anche il senso di sicurezza che mi danno quattro gomme ben piantate per terra…

Angelo invece adora la moto.

Le sensazioni che a me trasmette un auto sportiva a lui le trasmette una moto da strada e mentre a lui vengono i brividi per lo scatto da 0 a 100 in 3 secondi, a me i brividi vengono quando vedo quei giovani che d’estate vanno in moto in maglietta e che sorpassandoti con la schiena spesso scoperta, ti danno la fantastica opportunità di contargli le vertebre della spina dorsale!

Prima di proseguire sappi che da oggi la moto di Angelo è in vendita e il motivo non è quello di passare ad un bolide più potente. Angelo si è spezzato quattro vertebre dorsali ed è condannato alla tetraplegia!

Sai cos’è una tetraplegia?

La tetraplegia è la quasi o totale non autosufficienza negli spostamenti, nell’alimentazione, nel vestirsi e nell’espletare i bisogni fisiologici, causata in questo caso da una lesione spinale. Come se non bastasse, le complicanze respiratorie rendono ancor più precaria la sua salute in generale.

Angelo faceva il cuoco. Ebbene sì, uso un verbo al passato perché oggi Angelo non fa più il cuoco! Aveva iniziato da un anno ad affiancare gli chef stellati per via del suo talento innato per la cucina. Quell’arte di impiattare quegli ingredienti così sapientemente assemblati era dentro di lui, nel profondo del suo DNA.

Oggi Angelo non realizza più nessuna ricetta e per lui è diventato un problema anche mangiare.

Angelo ha al suo fianco Valeria, una figlia di un anno e mezzo e Francesca, una moglie adorabile che non gli fa mancare nessuna attenzione pur dovendosi fare in mille per dividersi tra casa, figlia e lavoro.

Se la situazione di Angelo è drammatica, ti garantisco che lo è ancor di più il quadro economico famigliare che lo circonda.

Angelo ha avuto questo incidente un martedì di maggio, giorno in cui il locale in cui lavorava era chiuso.

Quel giorno si alza e dopo aver fatto colazione, avendo terminato le sigarette decide di prendere il caffè fuori casa, per poterlo poi accompagnare con quella passione insalubre della “Marlboro”. Per arrivare al bar tabacchi non deve fare nemmeno molta strada. Solo tre chilometri, tra i tornanti di montagna che caratterizzano il paese del lago in cui abita, lo separavano dal gustarsi caffè e sigaretta all’aria aperta, circondato da un cielo azzurro che pochi in città hanno la fortuna di vedere.

Casco, maglietta, pantaloni, scarpe e via sul suo potente cavallo a due ruote.

È inutile dirti che Angelo non ha mai bevuto quel caffè e non ha mai più fumato quella Marlboro.

Angelo lavorava da quattro anni e poiché l’incidente è avvenuto nel tempo libero chi ne risponde a livello di assistenza sociale è il nostro caro INPS.

Peccato che per ottenere la pensione di invalidità dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) occorre aver maturato almeno 5 anni di contributi di cui gli ultimi 3 continuativi.

Angelo non ha maturato questi requisiti e percepisce solo una pensione di accompagnamento di 504 euro al mese.

Francesca ha un buon inquadramento professionale, ma nonostante ciò fa fatica a coprire da sola l’affitto, l’asilo nido di Valeria, le bollette, il mangiare…

Da buona fanciulla ama lo shopping, ma ora è soltanto un lontano ricordo, perché a stento arriva a coprire le spese fisse che già c’erano prima dell’incidente.

Oltre al reddito mancante di Angelo, in aggiunta alle spese fisse di cui ti ho appena parlato si sono aggiunti i costi di due badanti che si alternano il giorno e la notte, più una terza che copre il fine settimana.

L’aggravio economico che ha portato questa situazione è quantificabile in 40.000 euro annui in aggiunta alle spese fisse già presenti e Franca, la madre di 70 anni di Angelo, tra l’altro non in perfetta salute, ha dovuto vendere casa sua per mettere a disposizione il ricavato per poter mantenere le cure di suo figlio.

Cosa ne sarà di loro quando termineranno i soldi?

Questo quadro drammatico corrisponde a ciò che è successo ad Angelo e che succede a tutti coloro che incappano in “gravi incidenti di percorso” che la vita ogni tanto ci riserva.

Pensi forse che Angelo se lo aspettava? No di certo.

Pensi forse che stesse facendo il “pirla”? No di certo. Ha perso il controllo per non investire una famigliola di ricci che attraversava la strada su un tornante.

Perché pensi che le sfighe colpiscano sempre gli altri?

Perché pensi di essere immune dal far sì che eventi così tragici ti colpiscano?

Se succede a te una cosa simile, chi metti in braghe di tela? Lo sai che le persone che hai vicino si fanno in quattro per garantirti le cure necessarie vero? Lo sai che economicamente parlando vengono messe in croce da una sciagura del genere, giusto?

Ora toccati pure e fai tutti i rituali scaramantici del caso, hai piena autorizzazione a farlo, ma poi dimmi, vuoi veramente condannare le persone a te care ad una simile agonia?

Sai che con delle coperture assicurative ben studiate e non fatte alla carlona come fanno certi assicuratori solo per portare a casa un contratto, eviti in una situazione come questa di lasciare i tuoi cari al collasso?

Sai che con un importo annuo pari al massimo a quel pacchetto di Marlboro, Angelo non avrebbe costretto sua madre a vendere la casa, avrebbe permesso a Valeria di crescere e studiare senza problemi ed evitato a Francesca di piangere ogni sacro santo giorno poiché non sa più dove prendere i soldi per tirare la fine del mese?

Sai che grazie alle nostre competenze e all’indipendenza dalle compagnie che ci contraddistingue, possiamo andare a ricercare nel panorama assicurativo le migliori soluzioni di tutela che le stesse compagnie immettono sul mercato?

Sai che noi a differenza dell’assicuratore che rappresenta una compagnia non ti diciamo mai che il nostro prodotto è il migliore, perché noi non abbiamo “nostri prodotti”, ma li cerchiamo tra le varie offerte disponibili?

Sai che ti possiamo studiare una soluzione di tutela su misura per i tuoi bisogni e per quelli dei tuoi cari?

Sai cosa ti dico? Almeno che tu non sia estremamente certo di avere tutte le coperture necessarie per far fronte ad una situazione drammatica come quella che ti ho descritto di Angelo, devi cliccare sul banner qui sotto per richiedere la nostra consulenza Pensione Assicurata™.

P.S.: Se anche pensi di essere già coperto, togliti il dubbio e richiedi ugualmente la consulenza.


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