I 3 errori più gravi da evitare in ambito previdenziale

ClochardOggi voglio svelarti i 3 più grandi errori che se li commetti, ti condannano in vecchiaia ad una vita di stenti (e che condannano i tuoi figli o chi ti sarà vicino a farne altrettanti per mantenerti)

Se ti rivedi in uno di questi tre errori, sappi che poi ti rivelo anche come correre al riparo.

1° Errore: “Alla pensione c’è tempo, ci penserò più avanti!”

Il primo grande errore è proprio pensare che alla pensione mancano tanti anni, ragion per cui c’è tempo per pensarci. Ora ti spiego perché è uno sbaglio!

Due dei 4 fattori che influenzano il risultato finale di un accumulo di capitale sono la durata e l’importo accantonato.

Ora fai con me due conti in croce.

Ti porto l’esempio di Roberto, un ragazzo di 25 anni che lavora come dipendente in un’azienda privata con uno stipendio mensile di 1.200 euro.

Supponi di essere lui per un attimo.

A conti fatti andrai in pensione con un’entrata pari al 63% dell’ultimo stipendio, che rapportato ad oggi è come vivere con soli 756,00 euro.

Dato che non voglio stancarti con calcoli complessi, ti chiedo di prendere per buono ciò che sto per dirti (ovviamente posso dimostrarti i miei conteggi quando vuoi).

Per poter continuare a mantenere invariato il tuo tenore di vita devi aver accumulato al termine della tua carriera lavorativa, tra propri risparmi e TFR (visto che Roberto è un dipendente), un capitale di 330.000 euro.

Questa somma ti permetterà di percepire una rendita vitalizia di 1.200 euro al mese, da lì fino a che vorrai rimanere in vita su questo pianeta; ciò ti consentirà di integrare la tua pensione che tra 46 anni sarà di quasi 2.000 euro per arrivare ai 3.200 euro che hai guadagnato fino al mese precedente.

“Attenzione: non farti trarre in inganno.”

Una pensione di 2.000 euro tra 46 anni non sono “bei soldi”; sono l’equivalente dei 756 euro che guadagneresti oggi se la sua entrata fosse ridotta al 63%!

Per ritrovarsi un capitale di 330.000 euro, devi iniziare ad accantonare oggi tra un risparmio privato e il TFR che deve essere vincolato, un importo pari a 200 euro al mese.

Solo in questo modo, sommando il capitale da te versato agli interessi che ti verranno riconosciuti arrivi al traguardo di 330.000 euro che ti sei prefissato.

Ora supponi di essere la classica persona che commette questo primo errore.

Nella tua testa di venticinquenne ti ripeti:

“sono giovane, ho ancora davanti una vita per pensare a crearmi un capitale per il mio futuro!…”

e in questo modo continui a rimandare in là nel tempo il problema da affrontare.

Più rimandi è più il problema cresce.

Se oggi ti basta accantonare 200 euro al mese, quando avrai 40 anni e te ne mancheranno 25 alla pensione, per raggiungere lo stesso risultato dovrai accantonare 700 euro ogni mese!!!!

Se non vuoi accantonare oggi 200 euro al mese (al netto del TFR sono solo 100), come puoi pensare di poterne accantonare 700 più avanti?

Ti rendi conto che stai minando seriamente il tuo futuro e quello di chi ti sarà vicino quando sarai in pensione?

“Solitamente ora scatta il secondo errore”

2° Errore: “In qualche modo ce la farò!”

Ora ti racconto la vera storia di Annapaola.

Annapaola ha una madre di 89 anni oggi non più autosufficiente. La vita cambia, Annapaola ha lasciato il marito nel paese in cui abitava ed è tornata nel paese natale per accudirla. Da sola non riesce a prendersene cura, ragion per cui ha bisogno di una badante il cui costo mensile ammonta a 850 euro e in più le occorre un infermiere a domicilio che gliene chiede altri 150. Poi ci sono le medicine che non passa il servizio sanitario, le analisi, il cardiologo, i pannoloni etc., per un totale di 1.673 euro al mese.

I conti sono questi: dallo stato la madre di Annapaola percepisce un accompagnamento di 492 euro e ne escono 1.673. Questo significa che ogni mese la spesa ulteriore da sostenere è di 1.183 euro.

Annapaola se lo può permettere perché ha una pensione di circa 1.200 euro, ma ciò significa che tutto ciò che entra… ESCE!!!

Il 77% della popolazione oggi percepisce un assegno di pensione inferiore ai 1.000 euro!!!

Questa è la tremenda realtà e se non fai qualcosa tu per aggiustarla peserai sulle spalle dei tuoi figli che avranno la fantastica opportunità di scegliere se aiutarti a campare o no. Dato che immagino tu sia una brava persona, sicuramente sceglieranno di aiutarti e così facendo li condannerai ad una vita di sacrifici perché non ne hai voluti fare tu quando potevi. Se non ci sono figli, l’alternativa, se trovi posto, è alla CARITAS.

“Ora arriva il Terzo Errore, quello che ti riguarda se non ti rispecchi nei primi due casi”

3° Errore: Io sono già a posto, sto già risparmiando.

Ottimo. In primis sappi che comunque hai tutta la mia stima, perché questo significa che sei una persona fantastica e previdente. Sei la formichina della favola di Esopo, quella da cui tutti dobbiamo trarre esempio!

“Ma se mi fai questa sviolinata, dov’è l’errore?” (Non te lo sei chiesto?)…

L’errore sta nel dare per scontato che la forma di risparmio che stai utilizzando per crearti il capitale sia valida.

Se non lo è, quando te ne vuoi accorgere?

Te ne vuoi accorgere quando arrivi alla scadenza del piano di versamenti prefissati?

Ti rendi conto che lì è troppo tardi e non hai più tempo per recuperare?

Ti rendi conto che così facendo la tua previdenza va a farsi friggere?

“No, ma chi mi ha proposto questa forma di risparmio è di fiducia, pensa che è…”

Lo so, un mio amico, un mio parente, un mio conoscente…

Vuoi che ti elenco tutte le persone che vorrebbero dare una bastonata al proprio amico / parente / conoscente, perché hanno scoperto troppo tardi di aver ricevuto una sola?

Magari hai ragione, ma non è meglio averne la certezza?

Non voglio accusare nessuno, dio me ne scampi, magari non è nemmeno colpa loro, magari gli hanno insegnato a vendere quel prodotto e hanno preso per oro colato quello che gli hanno detto e non hanno approfondito per valutare se fosse tutto vero ciò che hanno appreso.

Magari chi ti ha venduto quella forma di risparmio, oggi non fa più nemmeno quel lavoro!

Io ti posso garantire che ho conosciuto personalmente più di 1.000 persone a cui hanno venduto fischi per fiaschi!

Onestamente rifletti un attimo con me: “Se il Consulente Pinco Pallino che lavora per la Blasonata Società XYZ” fosse al corrente del fatto che il suo prodotto NON è il migliore, pensi che te lo direbbe consigliandoti quello della concorrenza?

Se ne hai conosciuto uno, quello è veramente un amico da tenersi stretto, ma la realtà è che tutti coloro che vendono qualcosa sostengono che il proprio prodotto è il migliore!

Come puoi allora avere la certezza di fare i passi corretti?

Per farla breve hai bisogno di:

  • Scoprire quanto ti garantirà la pensione e di conseguenza quanto devi accantonare per arrivare a mantenere invariato il tuo tenore di vita quando smetterai di lavorare;
  • Scoprire le zone di scopertura lasciate dall’assistenza sociale (INPS e INAIL), legate a gravi eventi di salute che ruotano attorno alla vita e che se accadono mettono a repentaglio ogni sforzo economico che Tu e i tuoi cari state facendo;
  • Comparare le attuali forme di risparmio o le assicurazioni attinenti alla tua vita che hai sottoscritto, con quelle disponibili nel panorama assicurativo, per permetterti, nel caso ce ne fosse bisogno, di modificare le scelte fatte fino ad oggi per avvantaggiarti di ciò che di meglio il mercato offre, evitando così di buttar via i sacrifici che stai facendo.

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