Giovani senza pensione: la triste storia tenuta nascosta del salvadanaio che non ci sarà più!

Giovani senza pensioneNon è un pensiero piacevole, ma ci stanno trattando come degli asini a cui hanno messo davanti agli occhi una carota gigante per farci proseguire sulla strada che vogliono loro, ma se hai tra i 20 e i 40 anni è giusto che scopra come stanno veramente le cose in tema di previdenza sociale.

Fai parte della Generazione dei Giovani Senza Pensione ed il motivo è racchiuso in un pizzico di storia che voglio raccontarti in un modo un po’ diverso.

Così non te l’ha raccontata mai nessuno.

Preparati a scoprire la verità su ciò che il nostro Stato non ti dirà mai riguardo le paludi tenebrose del nostro Sistema di Previdenza Sociale.

Il suo intento è quello di farti scoprire la realtà solo quando le sabbie mobili ti avranno inghiottito!

Sto per portarti nel regno ombroso del Mago Welfa e dei suo malefici aiutanti.

La storia ha inizio più di 100 anni fa con la nascita nel nostro paese della Cassa Nazionale di Previdenza per l’Invalidità e la vecchiaia degli operai.

Siamo nel 1898 e l’intento del Mago Welfa è quello di iniziare a raccogliere fondi per permettere agli iscritti della Cassa di ricevere al raggiungimento dei 60 o 65 anni una rendita vitalizia o un sussidio nel caso in cui fossero diventati invalidi.

I versamenti nella cassa erano volontari e “Stranamente”, come sempre avviene nel nostro paese, l’iniziativa non riscuote molto successo, ragion per cui si procede a lanciare un primo incantesimo per rendere il meccanismo di previdenza obbligatorio.

Nasce così la CNAS, ovvero la Cassa Nazionale per le Assicurazioni Sociali.

Passa qualche anno e nel 1933 il Mago Welfa affida le modifiche della Cassa Previdenziale alle mani del suo aiutante dell’epoca, un certo Benito.

Benito cambia il nome da CNAS a INPS, introduce due importanti novità:

  • La Pensione di Reversibilità per tutelare uno dei due coniugi alla morte dell’altro;
  • L’abbassamento della soglia d’età per andare in pensione, portandola a 60 anni per gli uomini e 55 per le donne.

Con la successiva nascita nel dopoguerra della Repubblica Italiana sono state introdotte molte norme e leggi a modifica del sistema di previdenza sociale, ma le riforme più grandi nonché quelle che sicuramente ti interessano più da vicino sono quelle apportate prima “dall’Elfo Dini” e dopo da “Fata Elsa”.

Con l’ultimo colpo di bacchetta, Fata Elsa e il Mago Welfa, sono riusciti nell’intento di rendere visibile ai tuoi occhi un Salvadanaio che non c’è, e per farlo stanno tutt’ora proiettando davanti a Te l’ologramma della Pensione Contributiva, che, se pur inferiore a quella intascata da chi percepisce assegni previdenziali con il calcolo retributivo, è pur certa poiché basata sui contributi effettivamente versati e rivalutati nel tempo sulla base dell’andamento del PIL (Prodotto Interno Lordo), ma…

Fino a quando il Mago Welfa riuscirà a tener nascosto il fatto che non esiste nessun salvadanaio previdenziale?

La generazione dei Giovani Senza Pensione di cui anche Tu fai parte, per quanto tempo deve ancora credere a questa fiaba?

Si narra che attraverso il sistema contributivo con il quale andrai in pensione, percepirai un assegno previdenziale che sarà proporzionato ai contributi che hai versato, rivalutati annualmente sulla base dell’andamento dell’economia.

L’immagine che ti viene proiettata davanti agli occhi (la famosa Carota Gigante) è quella di un salvadanaio in cui finiscono i tuoi contributi sui quali maturano degli interessi calcolati sulla base della crescita economica del nostro paese.

Già, proprio così!

L’interesse che deve far aumentare il tuo capitale previdenziale viene determinato sulla base della media quinquennale del PIL (Prodotto Interno Lordo).

Ohi Raga, questa è una barzelletta!  😆  😆  😆

Ma chi l’ha scritta? Checco Zalone???

Di quale Crescita Economica stiamo parlando?

Guarda Tu stesso.

Quella che ti riporto qui sotto è la tabella con i fantastici tassi di capitalizzazione a cui sono stati sottoposti i contributi versati fino ad oggi.

Pensa che nel 2015, causa PIL negativo, era addirittura prevista una svalutazione, che hanno poi deciso di non applicare con una legge ad hoc che ha permesso di quantomeno non svalutare i contributi versati.

Giovani senza pensione - Tabella dei tassi di capitalizzazione del montante contributivo INPSMa di quale fantastica rivalutazione dei contributi stiamo parlando?

Bello scherzo vero, quello di legare la rivalutazione dei tuoi contributi previdenziali all’andamento del PIL Nazionale?

No no, tranquillo il bello deve ancora arrivare!

Sto per rivelarti il segreto del Mago Welfa e del suo “Ologramma Previdenziale” in cui ti spiego il trucco del salvadanaio previdenziale che NON c’è!

Dov’è il salvadanaio dei Giovani Senza Pensione?

Babbo Natale NON esiste e NON esiste nessun tipo di Salvadanaio Previdenziale.

Già, proprio così!

Se pensi che i tuoi soldi finiscano in una specie di salvadanaio previdenziale, stai abboccando all’illusione che stanno proiettando davanti ai tuoi occhi.

I tuoi soldi non finiscono in nessun tipo di “salvadanaio”, ma sulla base del cosiddetto “patto generazionale”, i contributi che stai versando, servono per pagare gli assegni di chi è in pensione oggi!

E la tua pensione rivalutata grazie ai fantastici coefficienti che hai visto prima?

Semplice, ti sarà pagata grazie ai contributi che verseranno i giovani di domani!

Dove sta il problema allora?

Il problema c’è ed è una bomba atomica che raderà al suolo il sistema previdenziale!

Ti sto parlando della “Bomba Demografica” legata alla progressiva diminuzione delle nascite nel nostro paese e al tempo stesso del progressivo allungamento della vita media di noi tutti.

Siamo un paese a CRESCITA ZERO, anzi, addirittura con un saldo negativo tra le nascite e le morti!

Nel 2014 il saldo “nascite – morti” è stato di -100.000.

Nel 2015 ben 150.000 persone in meno!

Praticamente è come se fosse sparita nel nulla un’intera città di medie dimensioni!

Detto in parole povere ci saranno pochi giovani che dovranno pagare tante pensioni a dei “vecchi” che vivranno sempre più a lungo!

Se devo parlare ancora più terra terra:

Non ci sarà modo di pagare le pensioni che ti stanno promettendo!

La busta arancione che hanno inviato a qualche milione di italiani per metterli a conoscenza delle aspettative previdenziali future è l’ennesima farsa fatta di promesse che non potranno essere mantenute.

A dir la verità penso che l’hanno fatta arancione proprio per richiamare la “carota” che oggi è davanti, ma che domani sarà …

Con la media di 1,37 figli a coppia, che scenderebbe a 1,29 se non fosse per gli stranieri residenti in Italia che fanno più figli di noi, anche un bambino di 5elementare capirebbe da se che il sistema così com’è, basato sul patto generazionale non può reggere con le promesse che stanno facendo.

Oggi siamo praticamente in un rapporto lavoratori / pensionati di 1:1.

Tradotto significa che un lavoratore mantiene un pensionato.

Se da due genitori nasce un figlio, questo “povero malcapitato” nato in questo paese, avrà il fardello di pagare in futuro ben due pensioni…

Bello scenario!

Poiché è impensabile chiedere di versare il doppio di quanto già viene versato, in un paese più che martoriato dalle tasse, che vanta il primato mondiale della maggiore pressione fiscale, la soluzione sarà semplicemente quella di dimezzare gli importi, o più semplicemente di farti lavorare fin che campi!

Se non muori prima, morirai di fame in pensione!

Lo so… È uno scenario macabro quello che ti si prospetta davanti.

Lo stesso Tito Boeri, in un momento in cui la coscienza gli ha dettato di dire le cose come stanno, in un intervista all’Huffington Post ha detto testuali parole:

“I trentenni di oggi dovranno lavorare fino a 75 anni per avere la pensione e in tasca si ritroveranno assegni molto meno pesanti rispetto a quelli attuali.”

Sempre dalla sua bocca esce:

“Per la ‘Generazione 1980’, si profila il rischio della povertà assoluta!”

La generazione dei giovani senza pensione è avvisata!

Che ti piaccia o no, al tuo futuro devi pensarci Tu.

Certo che costa fatica privarsi oggi di qualcosa per trovarseli domani, ma in caso contrario, non pensi ai sacrifici che dovrà fare chi hai messo al mondo (o che eventualmente metterai) per non lasciarti nelle canne, nel momento in cui in pensione non avrai modo di mantenerti da solo?

Nessuno ti dice apertamente le cose come stanno per non generare rivoluzioni di piazza, ma i numeri parlano in maniera molto evidente e chi non ci pensa ora ne pagherà le conseguenze in futuro.

Oggi ti ho parlato di pensione di vecchiaia, ma il Sistema di Previdenza Sociale italiano è un sistema che fa acqua da tutte le parti.

Pensioni di invalidità (quelle vere) che non coprono nemmeno lontanamente i fabbisogni di una persona invalida.

Pensioni ai superstiti che non servono a nulla per tutelare il reddito famigliare di chi perde un “pilastro economico”.

Ma cosa devo fare allora?

Non è difficile sai?

Basta essere un po’ più formichina e meno cicala.

Attento però a non commettere errori.

Una scelta sbagliata rischia di mandare in fumo i sacrifici che stai facendo o che dopo aver compreso come stanno le cose, deciderai di fare.

Qual è la scelta migliore per le tue specifiche esigenze previdenziali?

Gira che ti rigira troverai davanti a Te qualcuno che ti dirà: “Il mio prodotto è il migliore!”.

Ma ti vedi il tuo assicuratore che ti dice:

“No guarda, è meglio se dal punto di vista previdenziale ti rivolgi alla tua banca!”

Oppure, la tua banca che ti dice:

“Guarda è meglio se ti rivolgi alle poste!”

Il grido di battaglia di tutti è “Il mio prodotto è il migliore”, ma qual è migliore per Te veramente, se tutti sono migliori?

Prendere una “sola” vuol dire buttar via sacrifici!

Ritrovarsi a scoprire la magagna quando arrivi alla fine è troppo tardi.

Oltre al danno anche la beffa di aver fatto sacrifici per avere qualcosa di cui beneficiare in futuro, per poi ritrovarsi con poco più di chi non ha voluto pensare a nulla.

Se non vuoi trovarti a fare i conti con scelte dettate da motivi validi come un due di picche della serie:

  • Ho fatto l’assicurazione con Lui perché è mio Cugino;
  • Ho fatto qualcosa con la banca che mi tiene giù cento euro al mese sul conto e per tenermela buona e non sbattermi mi va bene così…
  • L’ho fatta con le Poste perché ho il conto lì…
  • Ho già il mio consulente che lavora per la “Compagnia”…

Devi affidarti a dei professionisti che fanno quotidianamente dell’indipendenza il proprio cavallo di battaglia.

Il prodotto migliore esiste, ma va ricercato sul mercato sulla base delle tue specifiche esigenze e della tua disponibilità economica, tra le varie offerte che lo stesso mercato mette a disposizione!

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La generazione dei Giovani Senza Pensione ha diritto di sapere cosa gli attende!

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2 thoughts on “Giovani senza pensione: la triste storia tenuta nascosta del salvadanaio che non ci sarà più!”

  1. Dopo quasi 2 anni di tentativi a causa di 3 gg di lavoro agricolo che non venivano conteggiati e sbagliato o inutile il preventivo, ho fatto LA MIA PENSIONE sul sito Inps

    Ebbene come dicevate Voi la proiezione INPS x me (anni 49, 25 DI lavoro dont 10 dipendente e 15 ca autonomo) mi dice che ho una copertura (margine di contribuzione? Tasso di sostituzione?) del 90% e sarebbe una gran figata , ma voi mi insegnate con non è vero!

    Se serve posso scannerizzate tutto e Mandarvelo

    Grazie

    Pinuccio Giachero

    1. Ciao Pinuccio!
      Tipico esempio di “bella carota” messa davanti ai tuoi occhi.
      Proiezioni fatte su dati non veritieri (mi riferisco ai coefficienti di rivalutazione) e soprattutto senza tener conto della bomba atomica messa sotto le fondamenta del nostro sistema previdenziale basato sul patto generazionale che non regge più.
      Ma non ti preoccupare, stanno già facendo qualcosa per risolvere il problema.
      La prima importante iniziativa è stata il “Fertility Day” del 22 settembre…
      “Procreiamo per il ricambio nel patto generazionale” doveva essere lo slogan, ma suonava troppo male!
      “Fertility Day” suona meglio…

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